domenica 11 luglio 2010

la ridefinizione dell'immagine di Bolaño - Jorge Volpi

Jorge Volpi  -  estratto di un articolo di Marcela Soto -  


[...]

Jorge Volpi, da parte sua contrasta l'approccio della critica nordamericana, che sottolinea l'aurea maledetta dello scrittore che gli avrebbero attribuito a suo tempo   i media ispanici. Alcune recensioni statunitensi hanno persino sviluppato l'idea abbastanza errata che il cileno non fu mai compreso dai suoi contemporanei e che morì lottando contro la povertà.

 “Al di là della discussione sul presunto consumo di eroina, nessuno dei critici ispanici  pose al centro del suo discorso la sua vita come quella di un "ribelle, esiliato e tossicodipendente". Se ciò non fosse sufficiente, durante l'ultim odecenni odella sua vita Bolaño non visse mai in condizioni di povertà, ma condusse la modesta vita della classe media suburbana, una vita infinitamente più placida rispetto a quella di altri immigranti latini in Catalogna. Senza dubbio, la relazione tra vita e opera produce un  negli USA fascino maggiore che in  nessun'altra parte del mondo.... L'enfasi nella sua presunta o reale penuria di mezzi, ha giocato un ruolo chiave
nell'interpretare - e ovviamente nel vendere - i suoi libri"

afferma l'autore messicano, E conclude:

il mondo letterario nordamericano ha costruito un ribelle radicale a partire da un semplice malinteso: la confusione tra il narratore in prima persona con l'autore. Bolaño



il mondo letterario nordamericano ha costruito un ribelle radicale a partire da un semplice malinteso: la confusione tra il narratore in prima persona con l'autore. Bolaño, che negli ultimi anni ebbe una vita più o meno normale non piena di figli, però protetta da una fama quasi simultanea...è stato trasformato in uno di quei furiosi scrittori  che, affrontando il disprezzo dei suoi contemporanei e attraverso una fiera lotta personale, arrivano a trasformarsi in artisti tragici, eroi postumi, un nuovo esempio del self-made man. Bolaño come l'ultimo rivoluzionario o l'erede di Salinger o dei Beats: non è una coincidenza che l'altra figura latina negli USA di questo modello, sia lo zuccheroso Che Guevara di Benicio del Toro y Steven Soderbergh. Entrambi sono arrivati ad essere nelle version istatunitensi, bastioni della ferocia e della ribelliona, profeti dotati di una fede cieca nelle loro rispettive cause, l'arte in uno, la politica nell'altro.

Jorge Volpi  
citato da:         Marcella Soto 
Roberto Bolaño. Cómo se forjó el mito - Capital cl - dicembre 2009




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