giovedì 19 agosto 2010

le due dimensioni dell'esilio


Massimo Rizzante
sull'    esilio

“Ogni esilio può essere visto sia come una disgrazia sia come una sfida;
può convertirsi in causa di abbattimento e di pena, o in fonte di un sentimento doloroso” 
 Kolakowski

le due dimensioni dell'esilio

"ho conosciuto da vicino il valore che un’opera letteraria assume quando è creata o letta in condizioni materiali di vera indigenza, diventando spesso più preziosa del pane. Ho conosciuto anche le due dimensioni dell’esilio: da una parte, lo slancio liberatore che il vivere altrove genera nell’esule, spingendolo, attraverso una tonalità allo stesso tempo elegiaca e ironica (quando non sarcastica) nei confronti del suo passato, verso una cultura più ampia, cosmopolita; dall’altra, il tormento nostalgico che lo porta ad ammantare di idillio il passato e a idealizzare il futuro, trasformandolo, malgrado tutta la sua lucidità, in un cantore della patria perduta"

[©  Massimo Rizzante,  per Miloš Crnjanski ]
  
© Massimo Rizzante 

sull'    esilio      
Massimo Rizzante: dopo l'esilio

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